Il cuore è un organo cruciale del corpo umano. Il lavoro standard del cuore è quello di garantire la fornitura di sangue ossigenato all’intero microrganismo. Come altri organi del corpo, può essere influenzato da numerose malattie. Tra questi c’è la malattia cardiaca.
Cos’è la cardiopatia ischemica?
La malattia ischemica è una condizione in cui vi è insufficiente apporto di sangue al muscolo cardiaco. Il motivo è un intasamento costrittivo o totale delle arterie coronarie che alimentano il tessuto muscolare del cuore. Questa è una delle condizioni più tipiche e gravi che influenzano il cuore. L’ischemia del cuore si verifica nel 90% dei casi a causa del blocco delle arterie coronarie (trombo, placca aterosclerotica) o come risultato del loro restringimento spasmodico, che provoca una costrizione del lume dei vasi. Un motivo fattibile per insufficiente apporto di sangue è anche una bassa quantità di ossigeno nel sangue, ad esempio in anemia estrema o gravi condizioni polmonari.
Quali tipi di problemi cardiaci coronarici capiamo?
Secondo la forza del restringimento delle arterie coronarie e dei danni tissutali successivi, vengono identificate le seguenti malattie: Angina pectoris: una malattia causata da ischemia di breve durata (reversibile) della massa muscolare cardiaca. Un segno particolare è il disagio dietro lo sterno e la dispnea del cliente.
Si verifica in particolare dopo lo sforzo fisico (passeggiate scale, lunghe passeggiate, corsa, sport) ma in aggiunta durante lo stress mentale e l’ansia (stress, temperamento). È diviso in tipo stabile e anche instabile. – L’angina pectoris sicura appare dopo l’esercizio e passa dopo la gestione dei nitrati (farmaci di primo soccorso per aumentare la circolazione del sangue nel cuore) entro 10-15 minuti. Angina pectoris instabile si manifesta anche in ambiente rilassante, è andato insieme con dispnea anche quando si parla e passa dopo la gestione dei nitrati circa per quanto riguarda 20min. Infarto miocardico: questa è un’ostruzione acuta dell’arteria coronaria che fornisce sangue a una particolare posizione del tessuto muscolare cardiaco. Il blocco è innescato da un coagulo di sangue che si presenta come reazione al danneggiamento di una placca aterosclerotica. In tutto il mondo, rappresenta circa il 13% degli incidenti mortali e colpisce soprattutto i maschi. Con un attacco di cuore, il supporto clinico puntuale è davvero importante, con il quale l’impatto sfavorevole dell’anemia sulla massa muscolare cardiaca può essere abbassato. Le cellule cardiache iniziano a morire solo dopo 20 minuti dopo un attacco di cuore, con la morte completa che si verifica dopo 2-4 ore. il 10-20% dei pazienti dopo una malattia cardiovascolare non ha vari altri problemi. La maggior parte delle volte, tuttavia, l’arresto cardiaco è rispettato da aritmie o insufficienza cardiaca. I segni di un arresto cardiaco sono dolore al seno che si diffonde al braccio sinistro e alla spalla, mancanza di respiro, nausea, vomito, sudorazione. Un segno e un sintomo molto comuni è anche la sensazione di paura della morte. Malattia ischemica persistente: è una condizione di lunga durata che si sviluppa dal restringimento costante del lume delle arterie coronarie a causa dell’espansione della placca aterosclerotica. Il risultato di insufficiente apporto di sangue sono modificazioni nel cuore, ad esempio ipertrofia della massa muscolare cardiaca. Questo problema si materializza in modo molto simile all’angina pectoris stabile-dolore dietro lo sterno durante l’esercizio e il miglioramento del problema dopo l’assunzione di nitroglicerina. La malattia colpisce anche i giovani per cause non identificate. Fatale cardiaca inaspettata: è una condizione intensa in cui il paziente sviene e muore anche senza un pronto intervento da parte del medico. La morte arriva entro 1 ora dall’inizio dei sintomi. La morte cardiaca improvvisa e l’infarto coronarico non sono esattamente la stessa cosa. Ci sono diverse malattie dietro la morte cardiaca improvvisa, in particolare la cardiopatia ischemica già discussa ma allo stesso modo aterosclerosi, aritmia, carenza del cuore come pompa, ipertrofia della massa muscolare cardiaca. Segni e sintomi che raccomandano la morte cardiaca improvvisa sono la tachicardia, un cambiamento significativo nel ritmo, che si allontana senza una causa ovvia.